Il concetto di Demiurgo è introdotto da Platone nel dialogo Timeo. Il Demiurgo è per Platone l’artefice divino del mondo, ovvero colui che guarda e contempla le idee e utilizzandole come modello plasma il mondo sensibile.
Questa immagine verrà ripresa dalla filosofia neoplatonica assumendo una connotazione più negativa. Dal momento che il Demiurgo è colui che plasma la materia viene infatti associato al tema del male.
L’immagine del Demiurgo è presente anche nel gnosticismo, dove viene dipinto negativamente come divinità inetta, incapace di riprodurre fedelmente le idee.