Empedocle, Anassagora e Democrito sono tre filosofi che presentano una serie di punti in comune, che li portano a essere definiti come pluralisti. Allo stesso tempo però vi sono anche delle differenze, anche importanti, che vanno colte. Cerchiamo quindi di proporre un confronto per far emergere somiglianze e differenze.
Iniziamo con i punti in comune.
1. Sono tutti e tre filosofi fisici = si interrogano principalmente sul funzionamento della natura, come già avevano fatto i filosofi di Mileto
2. Sono detti pluralisti = affermano che la materia è composta da tante parti diverse, appunto plurali. Per Empedocle sono i quattro elementi, per Anassagora i semi, per Democrito gli atomi.
3. La loro riflessione filosofica nasce dal problema posto da Parmenide, il quale sosteneva che l’essere è immutabile. La domanda che si pongono i tre filosofi infatti è: come far coincidere l’immutabilità dell’essere con la natura che invece appare in continuo cambiamento? La risposta che si danno è: la materia nel suo complesso è eterna, ma è composta da più parti che danno vita alle cose del mondo. L’idea di base dunque è che: le cose del mondo nascono e muoiono, ma la materia che le compone è eternamente viva. In questo senso i tre pluralisti colgono un principio che poi sarà individuato dalla scienza moderna: tutto si trasforma ma nulla si distrugge.
Le differenze invece sono:
- La presenza o meno di una causa efficiente. In termini filosofici una causa efficiente è ciò che agisce su qualcosa per determinarne un cambiamento. Secondo Empedocle e Anassagora esiste una causa efficiente che agisce sulla materia per farla comporre e scomporre: per Empedocle è la lotta fra Eros e Thanatos, per Anassagora è il noùs. In Democrito invece non esiste una causa efficiente: non esistono forze esterne che agiscono sulla materia. Da questo punto di vista infatti la visione di Democrito è strettamente materialistica, meccanicistica e determinista. Ovvero: tutto ciò che avviene è spiegabile attraverso la materia, le cui leggi producono in maniera meccanica e determinata una catena di cause ed effetti
- La strada della conoscenza. Empedocle sostiene che la conoscenza avviene quando un elemento sensibile incontra il suo simile, Anassagora invece quando si incontrano semi dissimili: in entrambi i casi però si afferma che la conoscenza si realizza attraverso le sensazioni. Democrito, viceversa, sostiene che la conoscenza reale passa dalla ragione: le sensazioni infatti restituiscono solo le qualità soggettive delle cose (come colori, profumi, suoni, ecc…), mentre la ragione porta alla comprensione delle qualità oggettive (ovvero alle proprietà degli atomi, che sono: peso, forma e grandezza)