Per filosofia della storia si intende l’analisi che Hegel compie dell’intero processo storico alla luce della filosofia idealista.
Secondo Hegel:
-la storia ha un andamento razionale = ogni evento fa parte di un progresso storico generale; l’essenza di ogni evento può dunque essere compresa nella sua natura necessaria se vista in una prospettiva generale
-l’intera struttura storica è di natura dialettica. Questa struttura è data da tre momenti generali:
1) la storia del mondo orientale = in cui vi sono regimi dispotici, in cui dunque uno solo, il capo, è libero
2) la storia del mondo greco-romano = in cui solo alcuni uomini possono considerarsi liberi
3) la storia del mondo cristiano-germanico = in cui tutti gli sono liberi, nel momento in cui sono riconosciuti i diritti dei cittadini. Questa libertà poi si realizza, come abbiamo già visto analizzando lo spirito oggettivo nell’Enciclopedia delle scienze, attraverso lo stato etico, ovvero lo stato organico, in cui l’individuo è determinato dalla sua appartenenza alla comunità
Dentro a questo quadro, Hegel sostiene che:
1) ogni popolo ha un proprio spirito, ovvero esprime una propria visione del mondo. Per descrivere questo concetto Hegel usa il termine Volkgeist (che significa appunto spirito del popolo), proprio per affermare che ogni popolo ha una sua essenza spirituale, un’essenza che rappresenta un certo grado nello sviluppo della storia dell’Assoluto
2) dal momento che ogni popolo esprime un proprio spirito che è a suo modo assoluto, i popoli entrano in competizione fra di loro, dunque in conflitto e dunque in guerra. La guerra rappresenta quindi per Hegel il motore della storia, perché determina di volta in volta quale Volkgeist è più adeguato a rappresentare l’Assoluto
3) all’interno delle nazioni che popolano il mondo, vi è di volta in volta un popolo che ha un predominio politico, culturale, etico. Questo vuol dire che lo spirito del popolo, il Volkgeist, in quel momento coincide con il Weltgeist, lo spirito del mondo, ovvero lo spirito oggettivo, lo spirito che si manifesta nelle collettività. Questi popoli rappresentano dunque quelle nazioni che fanno progredire lo spirito verso la sua meta finale, di autorealizzazione di sé
4) in certi casi i popoli che esprimono lo spirito del mondo, sono guidati da grandi personalità che incarnano un fattore di accelerazione della storia. Personaggi come Giulio Cesare, Alessandro Magno, e via dicendo. Questi personaggi sono guidati dalla loro ambizione, ma in realtà, dice Hegel, sono strumenti nelle mani dello spirito, che utilizza la loro passione per il progredire della storia. Hegel definisce questi personaggi cosmo-storici, perché incarnano lo spirito del mondo e utilizza il termine astuzia della ragione, per indicare il che lo spirito li utilizza a proprio vantaggio.
A proposito dei personaggi cosmo-storici, è celebre quanto Hegel dice di Napoleone dopo averlo visto entrare a Jena nel 1806, vittorioso sulle truppe prussiane: “Ho visto l’Imperatore – questo spirito del mondo – cavalcare attraverso la città per andare in ricognizione: è davvero un sentimento meraviglioso la vista di un tale individuo che, concentrato in un punto, seduto su di un cavallo, abbraccia il mondo e lo domina”