Nel 1517 il monaco tedesco Martin Lutero pubblica 95 tesi in cui critica la vendita delle indulgenze da parte del papa. Questo passaggio cambierà in breve tempo la storia dell’Europa: l’unità del mondo cattolico si frantuma e in tutto il continente cominciano a moltiplicarsi le chiese riformate; la divisione religiosa porta con sé un dilagare dell’intolleranza che genera conflitti dentro agli stati e fra gli stati. Le divisioni religiose si accavallano alle divisioni politiche e tutte le potenze e le grandi casate europee sono coinvolte in un gioco di alleanze e rivalità che trascinano l’Europa in un bagno di sangue che durerà fino alla metà del Seicento.
Prima di iniziare a seguire da vicino le singole vicende è bene tenere a mente alcuni dei più importanti protagonisti che incontreremo.
Il primo è Carlo d’Asburgo, re di Spagna dal 1516 e imperatore del Sacro Impero Romano dal 1519, fino al 1556.
Il secondo è il figlio di Carlo V, Filippo II, che dal padre eredita i territori spagnoli della casata. Filippo regna dal 1556 al 1598, guidando il fronte delle forze cattoliche in Europa.
Spostandoci in Inghilterra troviamo invece il fondatore della chiesa anglicana, Enrico VIII Tudor, re dal 1509 al 1547, e le sue figlie, Maria, regina dal 1553 al 1558 e moglie di Filippo II, ed Elisabetta, che porta la corona inglese dal 1558 al 1603. Grande rivale di Elisabetta è Maria Stuart, cugina di Elisabetta e regina di Scozia fino al 1567.
Scendendo in Francia, troviamo la casata dei Valois. Dopo la morte di Enrico II nel 1559 il trono passa ai figli, prima Francesco II e poi Carlo IX, ma la vera protagonista della corona francese è la loro madre, Caterina de Medici, che morirà nel 1589. In tutto questo periodo la corona francese è debole e il paese si lacera in una guerra civile che contrappone i cattolici e gli ugonotti. A capo di queste fazioni vi sono la famiglia cattolica Guisa e quella ugonotta dei Borboni.
Dopo questa breve panoramica possiamo avventurarci nelle vicende del Cinquecento.
Tutto inizia, come detto, nel 1517, quando Lutero, esponendo le 95 tesi contro la vendita delle indulgenze dà avvio alla riforma luterana.
Nel 1521 Carlo V invita Lutero a partecipare alla Dieta di Worms per ritrattare le sue idee, ma Lutero non cambia posizione.
La riforma inizia a dilagare nel Sacro Impero Romano e molti principi aderiscono ad essa. Nel 1529, nel corso della Dieta di Spira, Carlo V impone il divieto di continuare la predicazione del luteranesimo: i principi che vi avevano aderito protestano contro questa decisione e per questo vengono chiamati protestanti.
L’anno successivo presentano un documento noto come Confessione Augustana in cui vengono presentate le basi dottrinali del luteranesimo.
Nel 1531 questi danno poi vita alla Lega di Smalcalda, per organizzare una resistenza all’imperatore.
Nel frattempo il movimento riformatore dilaga fuori dalla Germania. Nel 1534 arriva in Inghilterra, dove Enrico VIII promulga l’Atto di Supremazia, con cui si dichiara capo della chiesa inglese. All’origine della spaccatura vi è il rifiuto del papa di accettare la richiesta di annullamento delle nozze di Enrico VIII con Caterina d’Aragona, zia di Carlo V, per sposare Anna Bolena.
Nel 1536 il riformatore francese Giovanni Calvino espone le sue tesi religiose nel libro intitolato Istituzione della religione cristiana, che diventa la base del calvinismo. Nel 1541 Calvino viene chiamato a Ginevra per organizzare una chiesa riformata: la città svizzera diventa così la culla del calvinismo
Di fronte al dilagare delle riforme la Chiesa cerca una risposta. Nel 1545 si apre a Trento un concilio ecumenico convocato da papa Paolo III, dopo lunghi anni di insistenze da parte di Carlo V, che sperava che un concilio potesse sanare la divisione dottrinale fra cattolicesimo e luteranesimo. L’esito appare però compromesso sin dagli inizi dei lavori e infatti il concilio diventa l’occasione per ribadire la lontananza dottrinale con la riforma e per mettere a punto gli strumenti per lottare contro la diffusione del dissenso religioso.
Nel frattempo la situazione nel Sacro Impero Romano evolve. Lo scontro fra Carlo V e i luterani degenera in una guerra civile. Nel 1547 le truppe imperiali di Carlo V sconfiggono le forze protestanti nella battaglia di Muhlberg. La vittoria sembra in grado di schiacciare i luterani e riportare l’unità nell’impero.
Nello stesso anno, intanto, si svolge un fatto che in futuro avrà profonde conseguenze.
In Scozia, Maria Stuart, cinque anni e regina del paese, viene fatta fuggire dalla madre, Maria di Guisa, per evitare il rapimento organizzato dal re inglese Edoardo VI, che vuole prendere Maria in matrimonio per unificare le due corone. Maria Stuart trova protezione in Francia, grazie agli zii, i fratelli Guisa, vicini al re Enrico II di Valois. Obiettivo di Enrico è far sposare in futuro Maria al figlio e poi sperare che si creino le condizioni affinché Maria, che appartiene alla famiglia Tudor, possa rivendicare il trono inglese.
Vedremo quali saranno gli sviluppi di questo fatto.
Ma per il momento torniamo in Germania. Nel 1548 nella dieta di Augusta Carlo V, forte della vittoria a Muhlberg, impone ai protestanti di rinunciare alla separazione dalla chiesa di Roma. Ma l’obiettivo dell’imperatore non è a portata di mano come sembra.
Le forze protestanti infatti si riorganizzano e quattro anni dopo, nel 1552, riprendono la guerra contro Carlo V. In cerca di un sostegno si rivolgono al re francese Enrico II di Valois, a cui cedono, in cambio dell’appoggio, tre importanti città al confine fra Francia e Impero: Metz, Toul, Verdun.
Per estendere il fronte della lotta, nel 1553 Enrico II invade il ducato di Savoia, alleato di Carlo . A sostenere il re francese vi è il papa Paolo IV, che vuole eliminare l’influenza spagnola dall’Italia.
I confini dello scontro intanto si estendono in Inghilterra. Nello stesso anno diventa infatti regina d’Inghilterra Maria Tudor. Maria è cugina di Carlo V e, benché figlia di Enrico VIII è fervente cattolica e si allea con Carlo V per contrastare il tentativo del re francese di espandersi in Italia.
Per rafforzare l’alleanza fra la Spagna e l’Inghilterra tornata al cattolicesimo, nel 1554 viene organizzato un matrimonio fra Maria e l’erede al trono spagnolo, il figlio di Carlo, Filippo. Nello stesso anno Maria avvia una serie di dure persecuzioni contro i protestanti che la faranno passare alla storia come Bloody Mary
Nonostante i nuovi alleati, Carlo V arriva però a una decisione storica. Nel 1555 stanco della lotta con i principi protestanti, l’imperatore scende a compromessi firmando la pace di Augusta. Con essa viene riconosciuta la libertà dei principi di aderire al cattolicesimo o al luteranesimo, secondo il principio “Cuius regio, eius religio”.
Nel 1556 infine Carlo V abdica e lascia al figlio Filippo II la Spagna, l’Italia, le Fiandre e le colonie spagnole americane, facendone il sovrano più importante d’Europa, anche grazie alla sua alleanza con la corona inglese della moglie.
Nello stesso anno Filippo II dichiara guerra alla Francia col sostegno di Maria…